TESTICOLO
Il testicolo è la gonade maschile cioè quella ghiandola che, nel maschio, produce sia le cellule deputate alla riproduzione (spermatozoi) che gli ormoni sessuali maschili (testosterone).
Si tratta, in realtà, di due ghiandole ovalari, con un volume di circa 20-25 ml, poste nella borsa scrotale. In realtà, durante lo sviluppo fetale, i testicoli si formano in un’altra parte del nostro corpo (l’addome) e progressivamente iniziano un processo di migrazione che li porta a scendere nella loro localizzazione definitiva, ovvero nello scroto. A volte questo processo può subire degli intoppi e pertanto alla nascita, o nel periodo immediatamente dopo, il testicolo può non essere completamente disceso nello scroto (criptorchidismo).
Il testicolo, quindi, ha due funzioni principali : 1) produrre gli ormoni maschili; 2) produrre gli spermatozoi. Qualora ci fosse una riduzione in una di queste due importanti attività si parla di ipogonadismo.
Quest’ultimo, a sua volta, può essere causato o da una ridotta stimolazione del testicolo da parte di quelle strutture (ipotalamo e ipofisi) che normalmente dovrebbero svolgere questa funzione (ipogonadismo ipogonadotropo), oppure da una ridotta funzione del testicolo stesso (ipogonadismo ipergonadotropo). In quest’ultimo caso, però, l’ipotalamo e l’ipofisi continuano a funzionare, anzi funzionano anche più della norma nel tentativo di riuscire a stimolare un testicolo che essendo danneggiato non riesce a svolgere la sua normale attività.
Il testicolo è composto da 2 tipi differenti di cellule: le cellule di Leydig (che producono testosterone) e le cellule di Sertoli (che consentono la maturazione degli spermatozoi). Questi ultimi, infatti, rimangono all’interno del testicolo per il tempo necessario a completare il proprio processo maturativo che culmina nella formazione dello spermatozoo maturo il quale, alla fine, potrà essere finalmente espulso all’esterno attraverso il complesso meccanismo dell’erezione e dell’eiaculazione.
Può succedere, però, che vi sia una incapacità, temporanea o duratura, a raggiungere o a mantenere un’erezione, che determina il quadro clinico descritto come disfunzione erettile.
A volte, però, pur in presenza di una normale capacità erettile può essere persistere una incapacità a concepire (infertilità maschile).
In questi casi si rende necessario un ulteriore approfondimento diagnostico mediante l’esecuzione di esami più specifici come lo spermiogramma o la biopsia testicolare.
La ginecomastia, invece, consiste nell’aumento del volume, nel maschio, di una o di entrambe le mammelle causato da un aumento del tessuto ghiandolare. Questa condizione è spesso legata a cause testicolari anche se a volte può essere causata da farmaci o da altre patologie non endocrine.
Infine, come per le altre ghiandole endocrine anche i testicoli possono andare in contro ad una trasformazione di tipo neoplastico (tumori del testicolo); si tratta di tumori che possono avere caratteristiche anche estremamente diverse tra loro ma, in linea di massima, sono accomunati dal fatto che si riscontrano spesso in giovane età e che si associano, se scoperti precocemente, ad una elevatissima probabilità di successo terapeutico.
GIU
2011